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EO RAFIA
PAESAGGI: IL PUNTO DI VISTA DEL GEOGRAFO
Per l’approccio alla disciplina potremo
riagganciarci agli ultimi argomenti trat- pagina 238
tati in classe seconda: avevamo infatti CONTENUTO DIGITALE INTEGRATIVO
già accennato al significato del termi- Proposta interattiva per classificare
ne “paesaggio”, distinguendo il pae- elementi artificiali e naturali di
saggio naturale da quello antropico differenti paesaggi.
con i suoi elementi fissi e mobili.
Analizzando la grande fotografia di pagina 238 potremo riprendere i concetti, soffer-
mandoci a considerare le modalità con cui abitualmente le persone comuni osservano
un paesaggio. Rapportiamo quindi questo modo di procedere a quello adottato dallo
studioso della Geografia, il geografo: il suo punto di vista è molto diverso, come pos-
siamo evidenziare utilizzando la rubrica “Occhi sul mondo” a pagina 241.
Prima di occuparci delle caratteristiche dei singoli paesaggi, operiamo una iniziale
classificazione di tipo elementare, distinguendo i paesaggi di terra e quelli d’acqua
mediante le pagine 240 e 241 del volume.
I PAESAGGI
La metodologia
L’impostazione metodologica che si suggerisce è comune a tutti i paesaggi esa-
minati: ciò faciliterà e rassicurerà i bambini, soprattutto quelli con qualche difficoltà.
Potremo articolare il lavoro su più lezioni, tenendo conto che per ogni paesaggio ci
occuperemo di:
• paesaggio naturale, presen-
tato mediante una grande
tavola illustrata che permette
di veicolare più agevolmente il
lessico specifico; l’esercizio di
completamento della rubrica
“Si studia!” offre ai bambini
una traccia per ripetere ad alta
voce, fornendo così un sup-
porto per l’avvio allo studio;
• formazione degli elementi
del paesaggio: la compren-
sione di informazioni, a volte
complesse, è facilitata dalla
presenza di illustrazioni sche-
matiche che focalizzano il
concetto fondamentale;
• flora e fauna;
• temi specifici, soprattutto di
carattere ambientale;
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