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STORIA
ATTIVITÀ 8
LA GRANDE CIOTOLA DI ACUH
Acuh vedeva dentro le cose. Per meglio dire, vedeva delle cose dentro
le cose. Un giorno, disse che dentro al tronco di un albero abbattuto
dalla tempesta c’era nascosta una grande ciotola che poteva servire a
camminare sull’acqua. Tutti, nel villaggio, pensarono che Acuh stesse
scherzando. Il ragazzo però non scherzava affatto: si armò di una grande
ascia di pietra e cominciò a tagliare via i rami. Poi Acuh cominciò a
scavare nel tronco con l’ascia, ma l’ascia di pietra affondava a fatica
nel tronco. Acuh capì che per far uscire la grande ciotola gli serviva
un’ascia diversa, più tagliente.
Suo nonno gli aveva parlato di una tribù al di là delle montagne che
usava asce magiche, che luccicavano alla luce del sole come piccole
stelle. Acuh decise che sarebbe andato a cercare quelle asce, per finire
il suo lavoro.
Partì una mattina, carico di buone pelli di castoro, calde e leggere, da
barattare con un’ascia magica. Aveva arco e frecce e una zucca piena
di semi che gli pendeva al fianco, come riserva di cibo per il viaggio.
In una sacca di pelle portava anche due pietre per accendere il fuoco e
quattro ami che si era costruito da solo: non sapeva quanto sarebbe
durato il viaggio, e tutto poteva essergli utile.
Attraversare le montagne non fu facile, anche perché lassù c’era ancora
la neve. Con le pelli di castoro riuscì a superare il freddo del valico e
a scendere verso il clima più mite della valle.
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