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SCIENZE E TECNOLO IA


                 del mare e del cielo, li rende apparentemente simili ma ci porta a coglierne una fonda-
                 mentale: lo stato.
                 Abbiamo già incontrato, al termine dell’anno precedente, una prima definizione di
                 questo concetto. Adesso, guidiamo gli alunni a cercare di definire che cosa sia un so-
                 lido, un liquido e un gas. Per procedere in modo più coinvolgente, formiamo tre gruppi
                 e assegniamo a ciascuno il compito di elencare, sulla base delle proprie esperienze, il
                 maggior numero possibile di corpi per ognuno dei tre stati; valutiamo se fornire libri
                 adatti e ricchi di immagini, perché i bambini possano trovare ulteriori esempi.
                 Chiediamo quindi a ogni gruppo di illustrare ai compagni i corpi individuati e di motivare
                 le ragioni della scelta (“È solido perché riesco a stringerlo con una mano.”, “È liquido
                 perché scorre.” e così via). Facciamo notare anche che, probabilmente, saremo in
                 grado di citare numerosi corpi solidi, pochi liquidi e ancor meno aeriformi.

                 Completiamo la lettura di pagina 130
                 per riorganizzare in modo sistemati-            pagina 130
                 co le informazioni. Per riassumere in                CONTENUTO DIGITALE INTEGRATIVO
                 modo gradevole il lessico acquisito, si              Proposta interattiva per consolidare
                 può proporre il cruciverba del contenuto             le conoscenze sugli stati dei corpi.
                 digitale integrativo.



                 Le proprietà dei solidi
                                                     I corpi solidi ben si prestano a individuare alcune
                                                     proprietà fisiche come la durezza, l’elasticità
                                                     ecc.: consideriamo quindi pagina 131 del volume
                                                     e sollecitiamo gli alunni a nominare altri corpi, a
                                                     partire dagli oggetti presenti nell’aula o in palestra.
                                                     Stimoliamoli a rilevare anche altre proprietà: per
                                                     esempio, mostriamo loro una cartelletta di plastica
                                                     o il vetro di una finestra per rilevare la trasparen-
                                                     za, oppure un cucchiaio di metallo o una tazza di
                                                     ceramica per definire la lucentezza.

                 Questo tema può essere affrontato anche mediante il lavoro in piccoli gruppi coope-
                 rativi: a ciascuno viene affidata una proprietà, quindi i suoi componenti si procurano
                 (eventualmente con l’aiuto di un adulto) vari oggetti adatti a illustrarla.
                 Il portavoce presenterà gli oggetti al resto della classe, mentre un altro membro del
                 gruppo proverà a spiegare che cosa accadrebbe se ogni corpo non avesse quella
                 caratteristica (per esempio, il portavoce del gruppo “oggetti trasparenti” potrebbe
                 mostrare le lenti degli occhiali e il compagno potrebbe indicare che, se il loro vetro non
                 avesse questa proprietà, non permetterebbe di “vedere attraverso”, rendendo perciò
                 impossibili attività come leggere, camminare...).


                    Esercizi per consolidare gli apprendimenti:
                   Il Quaderno a pagina 61.


                 Per ampliare la discussione sulle proprietà dei solidi, valutiamo se anticipare pagina
                 133 del libro, in cui eseguiamo semplici indagini di tipo sensoriale su alcuni solidi
                 granulari (sabbia, argilla e ghiaia), cioè tre importanti componenti del terreno. È però
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