Page 194 - SussiDIARIO dei linguaggi 4 - Guida al testo
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MUSICA
IL PERCORSO MUSICALE
Si ascolta... si canta!
Poiché i bambini hanno ormai acquisito un po’ di dimestichezza nell’analisi della struttura di
una canzone, puntiamo l’attenzione su un ulteriore elemento tipico, molto evidente in “Nel
blu dipinto di blu”: il ponte. Con l’aiuto della spiegazione presente nel “Laboratorio di Arte
e Musica” a pagina 24, cerchiamo di capire insieme ai bambini che cos’è il ponte e andiamo
a individuarlo anche nella seconda strofa.
Raccogliamo la sollecitazione del libro e, prima di eseguire l’intera canzone, proviamo a
cantare l’eco del ritornello.
Per l’esecuzione invece dell’intero brano, dividiamo la classe in due gruppi che si alterneran-
no nel canto delle due strofe; nel ritornello, invece, così come viene proposto nella versione
speciale, un gruppo inizierà a cantare per primo mentre il secondo ripeterà.
Suonare con il “basso scatola”
I bambini potranno accompagnare ogni ritornello con il “basso scatola”, come proposto
nella versione speciale sull’ultimo ritornello.
Per realizzare il “basso scatola” basta poco:
- ogni bambino si procura una scatola di cartone per il riso o per la pasta, che possieda un
foro centrale, e degli elastici;
- gli elastici, quindi, andranno tesi nel senso dell’altezza della scatola.
Prima di utilizzare lo strumento per l’esecuzione, facciamo sperimentare agli alunni le di-
verse tipologie di suono (più o meno grave, più o meno acuto) che si possono ottenere
tendendo gli elastici in modo diverso.
Lo strumento
Nel brano viene proposto spesso il glissando, cioè un effetto sonoro ottenuto mediante una
successione veloce di note suonate con l’arpa. Dopo aver riconosciuto il glissando nell’ese-
cuzione della canzone, proponiamo la Scheda 5 di pagina 200 per conoscere lo strumento.
BASTA POCO pagina 25
L’ANALISI DEL TESTO
La canzone, molto accattivante e orecchiabile dal punto di vista musicale, presenta un testo
particolarmente significativo e profondo, sul quale varrà la pena soffermarsi offrendo
un’adeguata spiegazione.
L’attenzione degli autori è concentrata sugli occhi dei bambini, la cui vivacità nella prima
strofa è paragonata alle foglie che spuntano un po’ ovunque in un cortile, quando arriva
aprile; i successivi versi offrono un’ulteriore metafora: l’infanzia rappresenta la primavera
nella vita di un essere umano, aperta alle novità e al futuro proprio come la nuova stagione.
Nella seconda e terza strofa gli autori rafforzano il concetto del futuro che aspetta ogni bam-
bino, inteso come un viaggio verso nuovi mondi da scoprire per chi è ancora “seme di frutto
non maturo”. Gli occhi dei bambini sanno guardare alle cose con lo stupore e la meraviglia
necessari ad affrontare quelle che saranno le sfide dell’età adulta.
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