Page 22 - CHE IDEA guida al testo storia e geografia 3
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STORIA
           ATTIVITÀ 4


                                       CON LA PIETRA



              Come spesso succedeva all’alba, i maschi adulti

              di Homo habilis si allontanarono dal rifugio tra
              gli alberi, dove avevano passato la notte, per

              andare in cerca di cibo. Quel giorno, uno dei
              piccoli tra i più vispi e curiosi, aveva lasciato
              la protezione della madre e li aveva seguiti. Il
              piccolo notò che gli adulti raccoglievano delle

              pietre da terra e poi, tenendo una pietra in
              ciascuna delle mani, le battevano con forza
              l’una contro l’altra.

              Il piccolo non sapeva perché facessero così, ma
              li imitò. Prese anch’egli due ciottoli e, impugnandoli bene, li cozzò più
              volte fra loro, finché uno non si spezzò. Il piccolo raccolse uno dei pezzi

              caduti a terra e sfiorò, per caso, il bordo: una goccia di sangue comparve
              all’improvviso sulla mano. Si era tagliato! Con lo sguardo cercò gli adulti
              per una spiegazione, ma tutti ora scrutavano il cielo.

              Gli avvoltoi stavano passando sopra le loro teste!
              Gli adulti si misero subito in marcia, ognuno con la sua pietra tagliente
              appena lavorata. Sempre più incuriosito, il piccolo andò con loro. Gli
              uccelli, uno dopo l’altro, planarono a terra e cominciarono a svolazzare

              intorno ai resti di uno gnu. Appena arrivarono nei paraggi, gli adulti
              si misero a fare un gran baccano, a lanciare grida, a raccogliere sassi
              e bastoni e a lanciarli in direzione degli avvoltoi. Infastiditi, gli uccelli

              volarono via: la preziosa fonte di cibo adesso era a disposizione!
              Uno degli  adulti si avvicinò  con la  pietra tagliente  in pugno e,  con il
              lato aguzzo, cominciò a raschiare la carne dalle ossa dello gnu: con

              pochi gesti abili ne staccò all’istante alcuni pezzi e li mangiò.
              Anche gli altri si misero a lavorare sulla carcassa: chi spolpava la carne
              e chi invece, con l’aiuto della pietra, rompeva le ossa, per aprirle e

              succhiare il midollo. Il piccolo, che aveva osservato tutto con attenzione,
              provò a  imitare  gli  adulti: afferrò un osso sporgente  e,  con  la  pietra,
              cominciò a raschiare la carne dall’osso. Un brandello venne via subito
              e... GNAM! Era facile!  Grazie alla pietra, anche lui, il piccolo, poteva

              procurarsi il cibo da solo.
                                    La preda La pietra Il fuoco, a cura di Ferruccio Cucchiarini, La Biblioteca


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