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IMPARARE FACILE












                               La signora Frankenstein pagina 56


                 TESTO RIDOTTO E ADATTATO da proporre agli alunni

                 L’anziana signora bussò al vetro della biglietteria, lo sportello si aprì
                 e il capostazione guardò fuori. Era un uomo magro e calvo.
                 – Sììì? – fece con una vocina debole. – Come posso aiutarla?
                 L’anziana signora disse: – Esiste un telefono? Può chiamarmi una carrozza
                 per favore?
                 – Una carrozza? – rispose il capostazione, scocciato. Non era suo compito
                 chiamare una carrozza di notte.
                 Ma allungò lo stesso la mano verso il ricevitore e telefonò.
                 Chiese alla signora: – Mi può dire il suo nome?
                 E lei rispose: – Hanna Frankenstein.
                 L’uomo spalancò gli occhi e chiuse lo sportello precipitosamente.
                 L’anziana signora sentì qualcuno che le sfiorò il braccio. Si voltò.
                 Vide un vecchietto con la gobba. I capelli spettinati e giallastri erano
                 bagnati dalla pioggia.
                 La bocca del vecchietto si aprì in un sorriso sdentato: – Forse posso
                 aiutarla io?
                 La signora gli chiese: – E tu chi sei?
                 – Sono Igor – rispose il vecchietto, sfoderando di nuovo il suo sorriso
                 sdentato. – Posso aiutarla in qualche modo?
                 – Ma sì, perché no?
                 Hanna Frankenstein osservò bene il piccolo gobbo. Non sembrava una
                 persona seria; forse, però, poteva trovare una carrozza. Glielo chiese.
                 – Igor ha la sua carrozza! – esclamò il gobbo. – Venga, venga...
                 Le fece segno di seguirlo e si avviò zoppicando sotto la pioggia.
                 Nel buio dietro la stazione c’era un carro da fieno con delle grosse ruote,
                 trainato da un cavallo magrissimo.
                 Hanna Frankenstein disse: – Ah, e questa tu la chiami carrozza? È un carro
                 da fieno!
                 Igor gettò le valigie sul carro, poi diede alla signora la sua piccola mano
                 per aiutarla a salire.
                 Il carro, scricchiolando, partì. Un lampo illuminò il paesaggio.

                                                               Allan Rune Pettersson, Zia Frankenstein, Piemme Junior









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