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IMPARARE FACILE
Un ufficio... spaziale! pagina 74
TESTO RIDOTTO E ADATTATO da proporre agli alunni
Lo zio Gregorian con i tre ragazzi attraversò il cortile fino a una costruzione
di pietra. Aprì la porta, fece passare i nipoti e la richiuse. Il locale
sembrava un ufficio.
– È qui che tu lavori? – chiese Barile.
– Diciamo di sì... – rispose lo zio facendo il misterioso.
Helen esaminò la porta e disse: – Questa porta è sigillata!
Lo zio disse: – Esatto! Adesso vi faccio vedere perché.
Aprì un finto mobile e scoprì un pannello pieno di pulsanti e interruttori.
Si misero tutti seduti e lo zio spense la luce.
– Guardate, adesso!
Guardarono il soffitto e videro milioni di stelle. Ma in cielo c’era anche
un grosso pianeta di colore azzurro... era la Terra!
– Siamo sulla Luna! – urlò Barile, eccitatissimo.
– Non essere sciocco! – lo rimproverò Fritz. – È solo un filmato della
Terra vista dallo Spazio.
Improvvisamente Fritz disse: – Guardate attraverso le pareti!
I tre ragazzi spalancarono gli occhi. Potevano vedere un paesaggio lunare.
Lo zio Gregorian riaccese la luce e le pareti tornarono opache. Scomparvero
anche le stelle, ma sul soffitto era ancora visibile la Terra.
Lo zio chiese: – Allora, non volete sapere come ho fatto?
Fritz rispose: – Hai forse usato dei proiettori?
– No… – disse zio Gregorian, tranquillo. – Ci troviamo proprio sulla Luna.
– Non vorrai che io ti creda! – ribatté il ragazzo.
– Ti darò la prova... – disse lo zio, serissimo. – Ora andiamo in qualche
altro posto.
Di fianco alla porta comparve una finestra. Fritz guardò fuori ed esclamò:
– Londra!
Lo zio sorrise: – Puoi anche uscire e controllare.
Fritz lo guardò indeciso, poi aprì la porta e... si trovò in una delle più
famose piazze di Londra. Rimase con la bocca spalancata per lo stupore.
In un angolo c’era un uomo che vendeva i giornali. Fritz comprò un
quotidiano: in prima pagina c’era proprio la data di quel giorno.
Sempre più stupito, tornò indietro, riaprì la porta e si ritrovò nell’ufficio.
Diede il giornale a Helen e si lasciò cadere sulla sedia.
– Bene, – disse allo zio – se puoi portarci a Londra così facilmente, credo
che tu sia capace di andare anche sulla Luna.
Gianni Rodari, Agente X.99: storie e versi dallo spazio, Einaudi
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