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ASCOLTO                                                                  Racconto storico
                                                                                In un luogo di culto



                                        Una nuova religione


                Entrarono in un’angusta gola, chiusa come dalle pareti di una fossa, attraversata in un
                punto da un acquedotto. La luna sbucò dalle nubi, e in fondo alla gola videro una mu-
                raglia coperta fittamente di edera. Il cuore di Vinicio batteva forte.
                Oltrepassata la muraglia, Vinicio e i suoi compagni si trovarono in un luogo spazioso.
                Qua e là erano sparsi dei monumenti e al centro vi era l’entrata ai luoghi sotterranei.
                Luccicavano delle lanterne, ma molte persone non l’avevano. Salvo alcune teste scoperte,
                le altre erano tutte nascoste nel cappuccio, un po’ per paura di un tradimento e un po’
                per il freddo. Il giovane patrizio pensò con spavento che non avrebbe potuto riconoscere
                la sua amata Licia, nell’oscurità. Ma vennero subito accese alcune torce, così ci fu più
                luce. La moltitudine cominciò a cantare un inno strano, prima sottovoce, poi più forte.
                Gli occhi rivolti al cielo sembravano vedere qualcuno al di sopra, in alto.
                Vinicio aveva veduto vari templi nell’Asia Minore, in Egitto e nella stessa Roma, cono-
                sciuto ogni sorta di religione e udito molti inni; ma solo ora, per la prima volta, vedeva
                una moltitudine che si rivolgeva alla divinità con un inno che usciva dal fondo del cuore.
                Bisognava essere ciechi per non vedere che quella gente non onorava semplicemente il
                suo Dio, ma l’amava con tutta l’anima. A Roma e in Grecia, coloro che onoravano ancora
                gli dei lo facevano o per paura o per propiziarseli per un aiuto personale; a nessuno era
                ancora venuto in mente di poterli amare.
                A un tratto uscì dalla cavità sotterranea un vecchio a capo scoperto. La moltitudine s’in-
                chinò dinanzi a lui. Delle voci vicino a Vinicio bisbigliavano: – Pietro! Pietro!
                                                 Si fece un silenzio profondo. Chilone si curvò presso
                                                 Vinicio sussurrandogli: – È lui! Il primo discepolo di
                                                 Cristo, un pescatore!
                                                 Il vecchio alzò la mano e col segno della croce benedì
                                                 tutti i presenti, i quali si inginocchiarono. Vinicio e i
                                                 suoi compagni, per non tradirsi, seguirono l’esempio.































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