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ASCOLTO                                                                 Racconto fantasy
                                                                         Nel Regno della Fantasia



                            Lo Specchio del Buio (2  puntata)
                                                                              a

                                                      – Ma come faremo a distruggere lo Specchio del
                                                      Buio? – domandò un giovane mago.
                                                      – Lo romperemo, dividendolo in più parti – rispose
                                                      Arlinda. – In questo modo ridurremo il suo enorme
                                                      potere.
                                                      – Dividerlo in più parti?! – ripeté uno dei Maghi del
                                                      Consiglio, sbigottito.
                                                      Arlinda annuì con gravità: – In tredici parti, per l’e-
                                                      sattezza. E a questi tredici frammenti daremo una
                                                      nuova forma, in modo da poterli nascondere più
                                                      facilmente. Ma ora guardate, e poi tutto vi sarà chiaro.
                Per la prima volta da quando l’assemblea aveva avuto inizio, la fondatrice dell’Accade-
                mia si concesse un sorriso che le illuminò il viso. La guerra contro gli Stregoni era stata
                dura ed estenuante, ma lei era certa che, se avesse compiuto anche quell’ultimo gesto,
                il Regno della Fantasia avrebbe goduto di una pace lunga e duratura.
                Mentre Arlinda era assorta in questi pensieri, tre Maghi portarono lo Specchio nella sala.
                Con un gesto della mano, la fondatrice lo fece sollevare in aria. Sospeso nel vuoto sopra
                il grande tavolo di marmo, lo specchio brillava di luce intensa, tanto da sembrare vivo.
                I Maghi trattennero il fiato, ammirati: eccolo, finalmente. L’oggetto più potente di tutto
                il Regno, in grado di cambiare le sorti del loro mondo.
                Lo Specchio del Buio.
                La cornice era di metallo dorato, ricoperta di incisioni incomprensibili. La lastra non
                rifletteva nulla: la sua superficie era opaca e impalpabile come fumo, e al suo interno si
                agitavano mani, volti, occhi. Forme confuse che galleggiavano nel vuoto, intrappolate al
                di là dello spazio e del tempo.
                Erano gli Stregoni, prigionieri in un mondo misterioso e oscuro, dove i loro poteri non
                potevano più fare del male.
                Arlinda allungò le braccia verso lo specchio e, d’un tratto, un intenso bagliore costrinse
                i presenti a chiudere gli occhi. Poi, avvenne tutto in pochi istanti.
                Con un rumore secco, lo Specchio del Buio si spezzò in tredici parti uguali che rimasero
                sospese nell’aria, immobili.
                Il volto di Arlinda si contrasse per la fatica,
                mentre le sue mani iniziarono a muoversi agili
                e a plasmare, uno a uno, tutti i frammenti
                dello specchio. Quando, infine, la luce diminuì
                d’intensità, i Maghi ammirarono affascinati
                tredici spade incantate, dalle else finemente
                scolpite, che fluttuavano sopra le loro teste.
                Dello specchio non c’era più traccia.
                Arlinda si lasciò ricadere sul suo seggio, spos-
                sata: – Le Tredici Spade che ora vedete sono

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