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IMPARARE FACILE

















                  TESTO RIDOTTO E ADATTATO da proporre agli alunni

                 C’era una volta un bambino che aveva paura del buio. Si chiamava Giovanni.
                 Anche quella sera Giovanni andò a letto nella sua cameretta al buio,
                 tremando come un budino.
                 All’improvviso si avvicinò al suo letto un cavaliere tutto nero su un cavallo
                 nero.
                 Il bambino chiese: – Chi sei?
                 – Sono il Buio, tu hai tanta paura di me. Sono venuto per conoscerti e per
                 diventare tuo amico.
                 Il Buio spiegò a Giovanni: – Come il sole porta la luce sulla terra, io porto
                 lo scuro. Siamo importanti tutti e due, perché con la luce si vedono le cose
                 e con il buio le cose si immaginano.
                 Giovanni chiese: – Davvero?
                 Il cavaliere rispose: – Sì. Basta non avere paura. Vuoi venire a fare un giro
                 con me?
                 E così, partirono in groppa al cavallo nero: in cielo c’erano astronavi che
                 viaggiavano a tutta velocità e missili dai quali uscivano dei personaggi con
                 la coda.
                 Giovanni guardava stupito. Il Buio lo richiamò e videro da lontano il mare,
                 nella notte scura.
                 Poi il Buio portò Giovanni dentro un vulcano spento: entrarono dalla

                 bocca del vulcano e scesero. La terra diventava sempre più scura e
                 il bambino scoprì che esiste proprio un altro mondo sotto terra.
                 Ma adesso era ora di tornare a casa.
                 Il Buio galoppò veloce prima che arrivasse l’alba e riportò Giovanni nel
                 suo letto.

                 Prima di andarsene gli chiese: – Avrai ancora paura di me?
                 Giovanni rispose: – No, adesso siamo amici. Tornerai a trovarmi?
                 Il Buio disse: – Tutte le volte che vorrai, io sarò con te. Non serve
                 aspettare la notte, basta chiudere gli occhi.
                 E il Buio sparì mentre un po’ di luce cominciava a entrare dalla finestra.
                                                                  Marina Valcarenghi, Il buio è un cavaliere, Tranchida











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