Page 79 - SussiDIARIO dei linguaggi 4 - Guida al testo
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IMPARARE FACILE
– Credo di no, ma io i piedi non ce li metto, grazie!
– Sai cosa? Ci vorrebbero gli stivaloni di gomma.
– Ottimo! Torniamo domani stesso, con gli stivaloni!
Siamo rimaste sorprese di quanto poco ci volesse a uscire dalla galleria, ora che an-
davamo verso il chiaro. Dopo tutto, non eravamo state proprio nel centro della Terra.
Beatrice Solinas Donghi, Quell’estate al castello, Edizioni E. Elle
TESTO RIDOTTO E ADATTATO da proporre agli alunni
In fondo alla grotta cominciava una galleria stretta e buia. Ippolita c’era
già stata una volta da sola, ma era andata subito via perché i pipistrelli le
facevano impressione.
Io ne avevo visti due nel solaio della casa di mia nonna, e non mi erano
sembrati tanto terribili. Così dissi a Ippolita con sicurezza che i pipistrelli
di giorno dormono e bastava non svegliarli.
Poi la presi per mano e cominciai a tirarla nella galleria. I muri erano
umidi e c’era un forte odore di muffa.
I nostri passi sul terreno fangoso facevano “sciac sciac”.
Il cuore faceva “tututun tututun”.
All’improvviso sentii sulla faccia un tocco leggero e appiccicoso.
Un po’ impaurita, dissi: – Uh!
Ippolita si aggrappò a me e chiese: – Che cosa c’è?
Io risposi: – Ma niente. Una ragnatela.
Dopo pochi passi la galleria faceva una curva e ci siamo trovate nel buio
più fitto. Per fortuna avevamo una torcia. La accesi, cercando di tenerla
bassa per non svegliare i pipistrelli.
C’era un gran silenzio! Sembrava di essere al centro della Terra.
Poi mi fermai di nuovo.
Spiegai a Ippolita: – C’è un muro, non si può andare avanti.
Il muro però era basso. Abbiamo guardato insieme e siamo rimaste
senza fiato.
Al di là del muretto la galleria si allargava e formava una stanza, tutta
piena di acqua. L’acqua era ferma e nera.
Ippolita chiese: – Dici che è profonda?
Io risposi: – Credo di no, ma i piedi dentro non li metto!
Ippolita aggiunse: – Ci vorrebbero gli stivaloni di gomma.
Io esclamai: – Ottimo! Torniamo domani, con gli stivaloni!
In pochissimo tempo siamo uscite dalla galleria. Forse non era poi così
profonda.
Beatrice Solinas Donghi, Quell’estate al castello, Edizioni E. Elle
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