Page 61 - GIRO DEL MONDO IN TANTE STORIE
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dalla mamma. Per fortuna faceva meno caldo che domenica Una convivenza Difficile
e piovve poi tutto il giorno. Ci infagottammo tutti e quattro Non è facile vivere in tanti e a
come se dovessimo passare la notte in una ghiacciaia, e stretto contatto, per tutto il giorno
ciò allo scopo di portar via quanto più vestiario potevamo. e la notte, per settimane e mesi...
Nessun ebreo, nelle nostre condizioni, avrebbe osato uscir Dentro il rifugio spesso si litiga.
di casa con una valigia piena di abiti. Io avevo addosso due Anna, che ha un carattere vivace,
camicie, tre paia di calzoncini, una sottoveste, una sottana, si confida con la sua amica Kitty:
«La cosa più bella, tutto sommato,
una giacchetta, una giacca da estate, due paia di calze, scarpe è che quello che provo e penso lo
pesanti, un berretto, uno scialle e altro ancora; soffocavo già posso almeno scrivere, altrimenti
prima d’uscire di casa, ma nessuno se ne preoccupava. soffocherei davvero.».
Margot riempì la sua cartella di libri scolastici, tolse la bicicletta
dalla rimessa e filò dietro a Miep per una destinazione a me Un sogno che si realizza
sconosciuta. Io infatti continuavo a ignorare dove fosse il
luogo misterioso che ci attendeva. Alle sette e mezza anche Anna confessa: «Il mio sogno è di
diventare un giorno giornalista
noi ci chiudemmo la porta dietro; l’unico essere da cui presi e poi una celebre scrittrice.». Un
congedo fu Moortje, il mio gattino, che avrebbe trovato buon sogno che, grazie al suo diario noto
alloggio presso i vicini. in tutto il mondo, in un certo senso
In cucina un bel pezzo di carne per il gatto e le tazze della si è realizzato.
colazione sul tavolo, nelle camere i letti disfatti... tutto dava
l’impressione che noi fossimo scappati a rotta di collo. Ma
le impressioni degli altri non ci importavano, noi volevamo La scala Dietro i libri
andar via, via, e arrivare al sicuro, nient’altro. L’entrata al rifugio
era nascosta da
Continuerò domani. una libreria. Era una
La tua Anna. libreria girevole e
Anna Frank, Diario, Einaudi dietro c’era una ripida
scala che portava
al piano superiore.
Durante una prima
ispezione, i nazisti
non scoprono il
trucco. Qualcuno però
doveva aver fatto la
spia, perché i nazisti
tornano una seconda
volta e trovano quel
che cercavano. Anna
e gli altri vengono
trascinati via e questa
volta la ragazzina non può portare
niente con sé. Se avesse potuto
farlo, probabilmente per prima
cosa avrebbe scelto il suo diario.
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