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MATEMATICA


                 tesimi di euro, collegando l’argomento ai numeri decimali e sottolineando che nelle
                 misure di valore le cifre dopo la virgola devono essere sempre due; con “Imparare
                 facile” di pagina 90 sottoponiamo alla classe attività semplificate per lavorare con il
                 cambio in situazioni problematiche.
                 Per allargare lo sguardo verso i vari intrecci tra diversi sistemi di misura,  “Imparare
                 di più” di pagina 92 permette di collegare le misure di valore alle misure di lunghezza.


                    Esercizi per consolidare e sviluppare gli apprendimenti:
                   Il Quaderno alle pagine 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49 e 50.



                 SPAZIO E FIGURE


                 Da solide a piane
                 Riprendiamo insieme le figure solide conosciute lo scorso
                 anno. Procuriamoci oggetti il più vicino possibile ai solidi nella
                 forma e chiediamo alla classe di effettuare per ciascuno di essi
                 una rapida descrizione dal punto di vista geometrico: non preoccupiamoci dell’uso dei
                 termini precisi ma diamo valore alla capacità degli alunni di analizzare e descrivere le
                 figure geometriche, guidandoli anche a fare confronti. Con domande-stimolo accom-
                 pagniamoli a ricordare la classificazione tra solidi di rotazione e solidi che “non rotolano”.

                 Dopo la fase di ripasso, iniziamo l’osservazione appro-                      vertice
                 fondita dei poliedri. Organizziamo i bambini a gruppi e          spigolo
                 consegniamo a ciascun gruppo una scatola di cartone
                 a forma di parallelepipedo e, se possibile, di prisma
                 diverso dal parallelepipedo. Procediamo così:
                 - colleghiamoci alle osservazioni effettuate nella pre-
                  cedente esperienza per individuare che l’oggetto è
                  delimitato da “varie figure” chiamate facce, che tra
                  una faccia e l’altra c’è uno spigolo, che l’incontro tra
                  i diversi spigoli è detto vertice. Chiediamo quindi di           faccia
                  determinare il numero di facce, vertici e spigoli;
                 - insieme ai bambini osserviamo che la scatola “occupa uno spazio” e guidiamoli a
                  rilevare le misure delle tre dimensioni: la larghezza, la lunghezza e l’altezza;
                 - facciamo ripassare agli alunni con il pennarello colorato gli spigoli della scatola, per
                  poi tagliarla e ottenere il suo sviluppo. Stimoliamoli a individuare da quali e quante
                  facce è composta: autonomamente arriveranno a osservare che ogni faccia è una
                  figura piana che già conoscono;
                 - invitiamoli a ritagliare una delle figure piane e a rilevare le sue due dimensioni: lun-
                  ghezza e larghezza.
                 Prevediamo un momento finale in cui mettere a confronto solidi e figure piane osser-
                 vando una scatola e il disegno di una sua faccia. Insieme notiamo che il solido occupa
                 uno spazio e ha tre dimensioni, mentre la figura piana non occupa uno spazio ma solo
                 una superficie: la figura piana, infatti, non si sviluppa in altezza. Allo stesso modo, se si
                 posiziona il disegno in verticale, si osserva che questa ha uno spessore insignificante.
                 Fissiamo l’apprendimento attraverso le pagine da 94 a 96 del testo.

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