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Autobiografia ASCOLTO
A casa, a scuola
Una mattina, mentre Nino era interrogato sulla lezione di geo-
grafia, mi venne istintivo aiutarlo.
Il maestro Broggi gli aveva chiesto i nomi dei capoluoghi dell’Emilia.
– Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Pa... Pa... – ripeté Nino, guar-
dando verso di me.
“Parma” suggerii con le labbra.
E lui, rincuorato, disse deciso: – Palermo!
Ci fu una risata in tutta la classe. Quando Nino tornò al posto
mi lanciò un’occhiata piena di risentimento.
– Mi hai fatto sbagliare apposta, vero? – bisbigliò al mio orecchio.
– No, io ti avevo suggerito giusto. Sei tu che hai capito male.
Vidi che aveva le lacrime agli occhi dalla rabbia. Questa volta era
toccato a lui sentirsi tradito...
Facemmo quasi subito la pace, e da allora non fui più geloso
della sua amicizia con Ginetto.
Carlo Castellaneta, Un’infanzia italiana, Mursia
Il mio amico Nino
Rispondi per verificare se hai capito bene il contenuto del racconto.
• Chi è Nino?
• Il narratore e Nino che cosa fanno insieme tutti i pomeriggi?
• Che cosa accade un giorno?
• Quale sentimento prova il narratore?
• Perché dopo l’interrogazione di geografia Nino lancia un’occhiataccia al suo amico?
• Come si conclude la vicenda?
Immagina di essere il narratore: avresti provato anche tu gelosia per il nuovo
amico di Nino? O avresti accettato volentieri di giocare insieme agli altri due
bambini? Rifletti e confrontati con i compagni.
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