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Scheda 3
IL SITAR
Che cos’è?
Il sitar è uno strumento a corde tipico dell’India settentrionale.
La cassa armonica è costituita da una mezza zucca svuotata,
fatta essiccare e chiusa poi da un sottile coperchio di legno.
Nella parte superiore del manico possiede sette corde,
in quella inferiore undici.
Il suo suono è molto vibrante e suggestivo, come hai potuto
sentire nella canzone “Extraterrestre”.
Come si suona?
Generalmente il sitarista si posiziona seduto a gambe
incrociate, facendo appoggiare la cassa armonica dello
strumento a terra, come puoi vedere nell’immagine
accanto, mantenendolo più o meno verticale.
Si suona all’incirca come una chitarra: con una mano
o con un plettro si pizzicano le corde, con le dita
dell’altra mano si premono le corde in corrispondenza
dei vari tasti, generando così le diverse note. Generalmente
nel sitar non si suonano più di tre corde per volta.
Le corde degli dei
Mentre il sitarista suona la melodia sulle tre corde, le corde libere entrano in
risonanza con le varie note e così vibrano anch’esse, rendendo il suono del sitar
più pieno e caratteristico. La tradizione indiana vuole che queste corde che
vibrano libere siano suonate dagli dei.
Zucche vuote...
Molti altri strumenti tradizionali vengono ricavati da zucche svuotate, essiccate e
lavorate. Ecco due esempi:
il pianoforte a pollice
il berimbau
Con l’aiuto dell’insegnante, cerca in internet alcuni video attraverso i quali
ascoltare questi due strumenti e scoprire come si suonano.
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