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MUSICA
Riconoscere gli usi, le funzioni e • Considerare la colonna sonora di un film o una
i contesti della musica e dei suoni sua parte e coglierne la funzione espressiva
nella realtà multimediale (cinema, in rapporto alle diverse situazioni narrate. (*)
televisione, computer). (*) • Comprendere la funzione comunicativa di un
jingle nell’ambito di un messaggio pubblicitario.
(*)
(*) In prospettiva interdisciplinare con Italiano e Arte e Immagine
DALLA PROGRAMMAZIONE ALL'ATTIVITA IN CLASSE
Anche in classe quinta il percorso di Musica è condotto in prospettiva interdisciplinare
con Italiano mediante canzoni d’autore dai testi particolarmente poetici, che in alcuni casi
ben si prestano per essere proposti nel corso della trattazione di uno specifico genere testua-
le o di un tema di Educazione Civica:
- “La luna” Racconto fantastico
- “Il vecchio e il bambino” Educazione ambientale
- “Viva la mamma” La biografia/La descrizione
- “Aggiungi un posto a tavola” Accoglienza e condivisione
- “Extraterrestre” Fantascienza
Come in classe quarta, l’analisi del testo della canzone rappresenta l’attività preliminare, per
poi affrontare un lavoro articolato di tipo musicale, che spazia dall’ascolto al canto, dall’ese-
cuzione ritmica all’esplorazione dei principali strumenti musicali.
Tutte le canzoni, le basi e le versioni speciali per condurre le attività musicali sugge-
rite in questa Guida sono presenti nel DVD-Rom per l’insegnante.
Prima di avviare il percorso, riportiamo informazioni e definizioni riferite alla Musica e in par-
ticolare alla canzone già presenti nella Guida di classe quarta (ma ugualmente utili in classe
quinta), integrate con le novità riguardanti le proposte di questo anno scolastico.
MELODIA
Possiamo definire melodia una successione di suoni che costruisce una sorta di
“frase musicale” che risulti facilmente distinguibile all’orecchio dell’ascoltatore.
RITMO
Il concetto di ritmo nel corso dei secoli ha subito notevoli trasformazioni. L’indi-
cazione più attinente alla musica occidentale è quella di una successione ordinata
di accenti. Nel linguaggio poetico gli accenti, forti e deboli, vengono scanditi sulle
sillabe; in quello musicale sulle note. Il raggruppamento degli accenti dà origine a
ritmi binari, ternari, quaternari... Facciamo un rapido esempio sostituendo le note
con le sillabe.
MA RE = ritmo binario (un accento forte, un accento debole)
NA PO LI = ritmo ternario (un accento forte, due accenti deboli)
DI TE ME LO = ritmo quaternario (un accento forte, un accento debole,
un accento mezzoforte, un accento debole)
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