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I COMPITI DI REALTÀ
AUTOVALUTAZIONE
• Scheda di autovalutazione presente nel libro di testo.
• Confronto nel piccolo gruppo per: - riepilogare i vari momenti del lavoro; - valutare insieme che
cosa ha funzionato meglio e che cosa si potrebbe migliorare, nel caso l’iniziativa fosse ripetuta;
- prendere in considerazione le opinioni e le prove degli alunni di classe prima.
• Confronto nel grande gruppo per esprimere il proprio gradimento riguardo all’esperienza e per
manifestare le proprie emozioni.
Indicazioni metodologiche e suggerimenti di percorso
L’iniziativa, presentata nelle pagine del libro delle Letture, può essere realizzata in qualsiasi
momento dell’anno. Valutiamo se proporla in occasione della “Giornata Mondiale del
Libro”, che si tiene annualmente il 23 aprile. Spieghiamo di che cosa si tratta, ricorrendo
eventualmente alla ricerca in internet, in modo da contestualizzare l’esperienza e stimola-
re la curiosità degli alunni.
Riuniamo quindi i bambini in cerchio e informiamoli del “compito speciale” che stia-
mo per affidare loro, poi leggiamo insieme le varie indicazioni attraverso le pagine 204 e
205 del libro e lasciamo un tempo adeguato per domande e richieste di chiarimenti.
• Organizziamo quindi i gruppi, prediligendo una composizione eterogenea anche per
favorire il tutoring tra pari, e stabiliamo chi farà da portavoce nei contatti con l’inse-
gnante e con gli altri gruppi.
Assegniamo gli altri ruoli in rapporto al compito, senza trascurare i più semplici, in cui
potranno agevolmente essere coinvolti anche i bambini con BES (per esempio, il distri-
butore di schede, il disegnatore...).
Informiamo quindi del tempo a disposizione per la prima fase del compito (selezione
della lettura) e lasciamo gli alunni liberi di organizzarsi, intervenendo solo nel caso in cui
ci venga espressamente richiesto o se li vediamo in difficoltà.
Un consiglio in merito alle letture da mettere a disposizione: selezioniamole da antologie
scolastiche, perché in genere sono più brevi e definiscono meglio la trama.
• Valutiamo se proporre la seconda fase riferita all’esercizio di lettura espressiva a questo
punto del lavoro o se prevederla più a ridosso della manifestazione. In ogni caso fac-
ciamo in modo che anche i bambini con difficoltà siano coinvolti nella lettura, seppure
affidando loro poche righe o poche parole: un esercizio ripetuto permetterà di acquisire
una lettura adeguata, magari anche mnemonica, ma in grado di assicurare a tutti la
gratificazione di “leggere per i più piccoli”.
Come sempre, indichiamo il tempo a disposizione: questa buona pratica sarà utile ai
bambini per concentrarsi sul compito senza disperdersi in altro.
• La terza fase permetterà agli alunni di mettere in gioco le loro esperienze e le capacità di
riflessione per trovare una modalità con la quale registrare il gradimento dei più piccoli: os-
servarli “al lavoro” ci sarà utile per verificare le loro competenze in fatto di spirito di iniziativa.
• La quarta e ultima fase preparatoria permetterà di verificare la versatilità dei diversi
gruppi; infatti, attraverso l’organizzazione dei vari momenti dell’iniziativa ogni compo-
nente avrà la possibilità di riconoscere e mettere in campo i propri talenti: capacità di sin-
tesi, predisposizioni di carattere artistico oppure organizzativo, o ancora di tipo pratico.
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