Page 32 - GIRO DEL MONDO IN TANTE STORIE
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Una magia tutta verde                     Spalancò la botola nel pavimento e scese giù per la scala
               La Città di Smeraldo, meta del            a pioli nella piccola buca buia. Dorothy stava per seguirla
               viaggio, si chiama così perché            quando un gran colpo di vento si abbatté sulla casa, e questa
               è tutta risplendente di una luce          tremò talmente forte che la bambina si ritrovò all’improvviso
               verde. Chi vuole entrarci deve            seduta per terra.
               indossare degli occhiali con le           Poi la casa girò due, tre volte su se stessa e lentamente si
               lenti verdi, perché così impone il        alzò in aria.
               potente Mago di Oz.
                                                         I venti del Nord e quelli del Sud si erano scontrati proprio lì,
                                                         facendo di quel punto l’occhio del ciclone. Il vento sollevò la
                                                         casetta sempre più in alto, fino a portarla in cima al vortice.
                                                         Poi la trascinò lontano per mille miglia. Dorothy si sentiva

                                                         come un neonato dondolato dolcemente nella sua culla. Il
                                                         vento ululava forte intorno a lei, quasi assordandola.
                                                         All’inizio si era chiesta se si sarebbe sfracellata quando la casa
                                                         fosse ricaduta, ma poiché le ore passavano e non succedeva
                                                         nulla di terribile, Dorothy smise di preoccuparsi e decise di
                                                         aspettare con calma. Si trascinò sul pavimento fino al suo
                                                         lettino e si sdraiò; Toto le si accucciò accanto. Nonostante
                                                         il dondolio della casa e il gemito del vento, si addormentò
                                                         profondamente.
                                                         Fu svegliata da un urto improvviso e violento. Trattenne
                                                         il respiro per la paura e si chiese stupita che cosa fosse
                                                         successo. Toto le appoggiò sulla faccia il nasino freddo,
                                                         guaendo penosamente. Dorothy si tirò su seduta e si accorse
                                                         che la casa non si muoveva più.
                                                         Balzò allora giù dal letto e con Toto dietro corse ad aprire la
                                                         porta. Lanciò un grido di stupore e spalancò gli occhi alla
                                                         vista di tante meraviglie.
                                                         Il ciclone aveva deposto la casa in un posto incredibilmente

                                                         bello: dappertutto c’erano belle macchie di prato verde, con
                                                         alberi maestosi carichi di frutti colorati. Da ogni parte si





















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