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IL RIASSUNTO

Tornato a casa, la mise in un armadietto di vetro, in garage. Lì teneva i suoi

pezzi più cari, quelli di cui non si sarebbe mai privato. Le fece posto tra un
sasso di selce e l’orco di calcare che aveva trovato vent’anni prima.
Poi lo guardò: l’uccellino di pietra era così ben fatto, che sembrava stesse per
spiccare il volo da un momento all’altro.
Più tardi, mentre era seduto a tavola, giunse all’orecchio di Ermete un rumore
secco e sordo dalla parte del garage. Preoccupato, si alzò e andò a vedere.
Si accorse che il vetro dell’armadietto era rotto. Si avvicinò e scoprì che all’in-

terno mancava una pietra. L’uccellino di pietra non c’era più.
“Sta’ a vedere che è volato via davvero!” pensò Ermete, sorpreso e contento
allo stesso tempo.
Uscì dal garage e tornò sereno alla sua zuppa: in fondo, aveva sempre saputo
che anche le pietre hanno una loro vita.
Stefano Bordiglioni, Una storia in ogni cosa, Einaudi Ragazzi

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Ermete lavora con le pietre.

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Fin da piccolo aveva la passione per le pietre e raccoglieva vicino al fiume

quelle con forme strane.
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Ora riassumi sul quaderno collegando le frasi con i connettivi adatti:
di tempo (mentre, quando, dunque, poi...), di spazio (lì, davanti, dentro...),
congiunzioni (e, ma, perciò, perché...).

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