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IL RIASSUNTO




                            TECNICA DELL’ELIMINAZIONE - Proposta 2





                                            Non ho più paura


               	 Osserva	e	leggi	come	è	stata	applicata	la	tecnica dell’eliminazione	alla	lettura	di
                pagina	21	del	tuo	libro	di	testo,	quindi	capovolgi	questo	foglio	e	provaci	da	solo.
             	  Infine,	riassumi	sul	quaderno:
             	 •	trascrivi	le	parti	rimaste,	collegandole	nel	modo	opportuno;
             	 •	controlla	la	punteggiatura.
             	  Fai	attenzione	a	mantenere	il	significato	complessivo	del	racconto.


                           Quando era piccola, Prisca si era sempre rifiutata di imparare
                           a nuotare con la testa sott’acqua. Era convinta che il mare,
                           attraverso i buchi delle orecchie, potesse entrarle nel cervello.
                           Per lo stesso motivo non voleva mai tuffarsi dalla barca o

                           dal molo, come facevano suo fratello Gabriele e gli altri
            Purtroppo
                           bambini. E, naturalmente, c’era sempre qualche dispettoso
                           che, mentre lei nuotava tranquilla con il mento sollevato,
                           le arrivava zitto zitto alle spalle, le metteva una mano sulla
                           testa e la cacciava sotto.
                           Quanti pianti si era fatta! Di paura, ma soprattutto di rab-
                           bia impotente. Tanto più che, quando andava a protestare             Tuttavia,

                           dalla madre sotto l’ombrellone, quella, invece di difenderla
                           o consolarla, la sgridava.
                           Poi era cresciuta e aveva capito che l’acqua non può entrare
                           nel cervello. Perciò, adesso che aveva nove anni, Prisca era
                           felice: si tuffava con la bocca serrata, stringendosi il naso
                           con due dita, e aveva imparato a nuotare con la testa mezza
                           sotto. Sapeva fare anche “il morto” in modo perfetto, com-
                           pletamente immersa: non solo le orecchie, ma persino gli
                           occhi, aperti, anche se bruciavano un po’. Fuori restavano

                           solo le narici, un millimetro appena sopra il pelo dell’acqua.
                                                       Bianca Pitzorno, Ascolta il mio cuore, Mondadori
















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