Page 58 - SussiDIARIO dei linguaggi 4 - Guida al testo
P. 58
IL RIASSUNTO
QUALE TECNICA?
A questo punto del percorso, si potrà valutare se lasciare agli alunni la scelta auto-
noma della tecnica da applicare per riassumere per iscritto. I suggerimenti inseriti
nella consegna faciliteranno il compito nella sintesi delle parti dialogate.
I due boscaioli
Riassumi sul quaderno con la tecnica che ritieni più opportuna.
Un suggerimento! Quando riassumi il dialogo tra i personaggi, puoi raccogliere
le domande di Francone e le risposte di Pietrone in questo modo:
Francone fa notare a Pietrone che se continuerà a tagliare gli alberi il bosco
si svuoterà, gli animali... e il terreno... Pietrone gli risponde che il bosco è grande
e non se ne accorge, che gli animali... e che il terreno...
C’era in un bosco un boscaiolo che si chiamava Pietrone: tagliava un albero al
giorno, e lo portava al paese per venderlo. In un bosco vicino, c’era il boscaiolo
Francone, che ogni giorno tagliava un albero e ne piantava uno piccolo.
Spesso, tornando dal paese, Francone e Pietrone si incontravano, legavano uno
dietro l’altro i carretti e facevano un po’ di strada insieme, chiacchierando.
– Perché non pianti anche tu un albero, quando ne abbatti uno? – diceva Franco-
ne. – Così il bosco non si svuoterà in fretta, e avrai sempre legna nuova.
– Il bosco è grande! – rispondeva Pietrone. – Non si accorge degli alberi che taglio!
– Pensa agli animali: se tagli tutti gli alberi resteranno senza casa.
– Gli animali scappano: andranno a trovarsi la casa da un’altra parte!
– Pensa al terreno: se tu non ripianti gli alberi, prima o poi franerà.
– Oh, il terreno è solido: non si metterà certo a ballare per le piante che taglio io!
Così Pietrone continuava a tagliare, senza rimboschire. A poco a poco, attorno
alla sua casa, gli alberi si fecero rari, e gli animali scapparono.
Un giorno venne una gran tempesta: acqua e tuoni, vento e grandine, pioggia che
sembrava la furia del cielo. I pochi alberi che stavano attorno alla casa di Pietrone
non trattennero il vento, la tempesta ne abbatté altri, l’acqua, non frenata dalle
radici e dai tronchi, si mise a scorrere furibonda, il terreno franò, la casa crollò.
Pietrone riuscì a scappare: tutto bagnato e stracciato andò nel bosco fitto di Fran-
cone e bussò alla sua porta.
– Puoi stare con me, se vuoi... – disse Francone. – Lavoreremo insieme: ma per
ogni albero che taglieremo ne pianteremo due nuovi: perché si fa presto a tagliare,
ma meno presto a crescere.
Così fecero, e il bosco rimase grande, folto, forte e pieno di animali.
Roberto Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi Ragazzi
58