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EDUCAZIONE FISICA


                   designare più bambini-fuoco. Essi andranno distinti dagli altri con un segno di
                   riconoscimento (cappellino, maglietta a rovescio, fazzoletto legato a un polso...)
                   per rendere più evidenti i ruoli.





                3        DESTREZZA E ABILITÀ

                    Palla-gatto e palla-topo
                   La preparazione Per questo gioco è necessario disporre gli alunni in cerchio, in
                   piedi o seduti. A uno di essi sarà consegnata una palla grande (il “gatto”) e a un
                   altro, in posizione diametralmente opposta, una palla piccola (il “topo”).
                   Il gioco Al segnale dell’insegnante, i giocatori si passano di mano in mano le palle
                   in senso orario, in modo tale che la palla-topo venga “inseguita” dalla palla-gatto.
                   Lo scopo è quello di fare “acchiappare” (raggiungere) la palla-topo dalla palla-gatto;
                   ciò avverrà quando le palle “si incontreranno”, cioè si troveranno nelle mani di due
                   bambini posti in posizioni consecutive.
                   Esce dal gioco l’alunno che tiene nelle mani la palla-topo, la quale si è fatta raggiun-
                   gere dalla palla-gatto. L’insegnante riposiziona le due palle e il gioco riprende.
                   Chi vince? Vincono gli ultimi due bambini rimasti.

                   Un consiglio
                   Per sviluppare l’orientamento e la lateralità, sarà utile invertire il senso di marcia
                   ogni volta che si ricomincia.





                4        COMUNICAZIONE GESTUALE

                    Uno, due, tre... clic!
                   La preparazione Gli alunni sono sparsi a piacere nella palestra.
                   L’attività Un bambino finge di essere il fotografo e, usando solo le mani, scatta
                   delle finte fotografie. Il gruppo seguirà le istruzioni del fotografo, che potrà dire...
                   - “Come siete arrabbiati! Uno, due, tre... clic!”
                   - “È ora di dormire! Uno, due...”
                   - “Una foto ricordo dopo aver vinto il campionato! Uno, due...”
                   - “Adesso siete tutti annoiati! Uno, due...”
                   A turno ogni alunno sarà il fotografo.

                   Un’idea in più
                   È possibile utilizzare questa attività anche come momento finale di uno spettacolo.
                   Dopo aver disposto i partecipanti in gruppo come davanti a un obiettivo vero, un
                   bambino finge di essere un fotografo e, seguendo il ritmo di una musica allegra, fa
                   cenno agli altri di:
                   - mettersi tutti vicini;
                   - alzare più in alto la testa;
                   - spostarsi un po’ verso destra.
                   I compagni eseguono prontamente; poi, all’ultimo cenno, sorridono e il fotografo
                   finge di scattare la fotografia.

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